Animali nei guai?. Ci pensano i Rescue Dog.

I volontari dell'associazione intervengono 24 ore su 24 per fronteggiare le emergenze.

Vaglielo a spiegare, al tasso intrappolato in una buca, che lo vuoi liberare. Oppure, dillo al mezzo pitbull mezzo rottweiler (ma infuriato il doppio) che sei lì per staccarlo dalla catena alla quale i proprietari sfrattati due mesi prima lo hanno gentilmente lasciato legato. Roba da partire per portar soccorso e da ritrovarsi costretti a chiederlo, per riattaccare la mano al braccio. E invece, è proprio in questo che sono specializzati i volontari di Rescue Dogs: aiutare nel modo più indolore possibile gli animali in difficoltà. 
Nessuna «concorrenza» (ma ben venga anche questa, quando le finalità sono altruistiche) con le associazioni che già esistono. Qui si tratta di colmare una lacuna, e anche piuttosto grande: quella relativa al pronto intervento in strada o dovunque sia necessario - e in modo gratuito - in favore di tutti i coinquilini dell'uomo sul pianeta Terra. La nostra provincia è la prima in Italia ad avere a disposizione un servizio del genere. Per il quale 24 ore su 24 un volontario risponde al numero d'emergenza 3886443131. 

E se Rescue sta per salvataggio, Dogs in questo caso non significa «cani», come vorrebbe la lingua di Shakespeare. O meglio, non solo cani, ma tutti gli animali: dai mammiferi agli uccelli, dagli anfibi ai rettili (due le bisce recuperate finora). «Nessuno escluso» sottolineano il fondatore Jair Zurolo, imprenditore, e il cofondatore Davide Azzolini, perito agrario. E lo dimostrano dati alla mano. «Dei duecento interventi effettuati finora, ce n'è stata una quarantina che ha riguardato i rapaci» ricorda il presidente, il radiologo Pietro Larini. Forse solo per gli insetti c'è qualche limite.

 L'associazione è nata il 28 marzo e ha sede a Soragna. «Ma siamo pronti a intervenire su tutto il territorio». Come dimostra l'istrice (a proposito di non solo cani) ferito da un'auto e raccolto sulla via Emilia dalle parti di Alseno qualche tempo fa o le emergenze raccolte dalla montagna. Nata il 28 marzo, l'associazione ha sede a Soragna, il cui comune ha messo a disposizione gli spazi, e può già contare sull'impegno e sulla dedizione di un centinaio di volontari. «Tutti noi lavoriamo a titolo gratuito - ricorda Zurolo -. Anche la tuta “d'ordinanza” è pagata con i nostri soldi». «E' con passione che ci mettiamo tempo e denaro» gli fa eco Azzolini. E Larini sottolinea d'aver accettato la presidenza di Rescue Dogs «conquistato dalle finalità e dall'onestà dei volontari».

 Gente armata di entusiasmo e spirito di sacrificio, che per i suoi interventi può contare anche su un'ambulanza per animali, un'auto veloce (e dotata di lampeggianti come le altre dell'associazione) e un fuoristrada a loro volta attrezzati. «Tra i nostri strumenti - precisa Zurolo - c'è anche il lettore di microchip, che permette di riportare il cane a casa in tempi rapidi». E se invece i tempi si allungano? «Abbiamo a disposizione le gabbie d'accoglienza, nelle quali dare ospitalià fino a trenta giorni» precisa Azzolini. Questo per gli animali che si sono smarriti, mentre per quelli che sono feriti ci si rivolge alle cliniche veterinarie. «Nel frattempo, stiamo mettendo a punto una stretta collaborazione con la facoltà di Veterinaria» spiega Larini. 

Intanto, sta per partire un altro corso per aspiranti volontari (per avere informazioni, si può telefonare al numero delle emergenze). «Due sere alla settimana per due mesi e mezzo, per insegnare l'approccio, la cattura e il soccorso». Nozioni fondamentali, quando per esempio si tratta di avvicinare un pastore belga che si è rivoltato contro i padroni (costretti a barricarsi in una stanza e a chiedere aiuto al 112) in seguito a una crisi epilettica. I carabinieri sono intervenuti, ma a loro volta hanno dovuto chiamare gli specialisti di Rescue Dogs, che in un'oretta hanno risolto la situazione, calmando l'animale. E' accaduto qualche notte fa a Ozzano Taro. 

A proposito, com'è finita con il pitbull-rottweiler? «Anche quello è stato ammansito con le maniere dolci: ci è riuscito un volontario, dopo che il cane ne aveva tenuto una ventina alla larga, facendo capire che avrebbe morsicato». E con il tasso? «Gli animali - spiega Zurolo - sono divisi per pericolosità tra quelli che mordono e quelli che graffiano. Questo è di grado di fare entrambe le cose. Era una femmina di venti chili, bella tosta, caduta in una vasca di rigassificazione delle Terme di Salso. S'era salvata, arrampicandosi su una pietra. Abbiamo dovuto calare una gabbia e una corda con un cappio, per mettercela dentro stando al riparo dai suoi artigli e dalle sue zanne. Ma poco dopo, era di nuovo libera in un bosco».

Roberto Longoni

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