Fano >> Scoperta casa-cloaca: all'interno anche animali morti.

Immondizia fino al soffitto e carcasse scoperte in via Soncino da pompieri e vigili urbani. 

E’ FINITO un incubo per i condomini del civico 1 di via Soncino. Dopo anni di segnalazioni all’ufficio igiene per l’insopportabile lezzo che proveniva da una abitazione al secondo piano di quella palazzina rosa accanto al campo sportivo di Sant’Orso, l’altro pomeriggio i sanitari hanno fatto irruzione nell’appartamento...
facendo una macabra scoperta: carcasse di animali morti e cumuli di immondizia alti fino al soffitto. «Ieri pomeriggio (mercoledì, ndr) dopo innumerevoli richieste da parte dei nostri avvocati hanno finalmente fatto irruzione nell’appartamento — racconta Loretta Malandrino che abita al 4° piano — . Sono arrivati pompieri, vigili, animalisti, ufficio igiene, ambulanza. Ma partiamo dal principio: il comune ha qualche appartamento di proprietà nel condominio e circa 7 anni fa ne ha dato uno ad una signora che non è capace di intendere e di volere. E fin qui va bene. Ma quello che non ci ha fatto passare... e che puzza insopportabile veniva dal suo appartamento. Da doversi coprire il naso con i fazzoletti quando si salivano le scale. I pompieri sono entrati con la mascherina. Dentro c’era di tutto, persino carcasse di animali morti: porcellini d’india, uccellini... gli animalisti sono stati fin troppo bravi, hanno recuperato anche qualche animaletto ancora vivo. Ma una è dovuta uscire perché si è sentita male.
HA PRESENTE quella trasmissione “Sepolti in casa”? Questa persona viveva così, ma non erano oggetti personali, cose pulite. Raccoglieva l’immondizia in strada e se la portava a casa. Ha riempito tutto l’appartamento e due scantinati, fino al soffitto. Da non poter entrare». E’ un fiume in piena nel raccontare Loretta, perché «i fanesi devono sapere in che condizioni il comune tiene le case che dà in affitto alle persone perché ora, tutte le spese che dovrà fare lì, le pagheremo noi contribuenti.Ci vorranno 5 camion dell’immondizia per svuotare la casa. Per non parlare del rischio che abbiamo corso: potevamo prendere qualche malattia, perché il comune non è mai venuto a fare un sopralluogo con l’assistente sociale. Dovevano seguirla di più questa persona. Non avrebbero potuto non accorgersi. C’erano cumuli di immondizia anche sul pianerottolo».
DA UN ANNO, nell’appartamento accanto a questa “discarica”, abita Monica Ruti: «Era impossibile vivere accanto a questa persona, che non può abitare in un posto pubblico ma in un luogo in cui possa essere seguita. Più volte ho denunciato agli uffici competenti (Servizio edilizia residenziale pubblica agevolata, ndr) questo stato di cose, ma mi sono sempre sentita rispondere che era tutto regolare, che venivano e non avvertivano nessuna puzza e, soprattutto, che la signora non voleva farsi aiutare e loro non potevano costringerla». Inascoltati per anni, i condomini hanno persino presentato un esposto alla Prefettura. Fino alla svolta di mercoledì pomeriggio. «Erano un paio di giorni che non vedevamo la signora — continua la Malandrino —, l’hanno ricoverata... Speriamo solo che poi non ce la rimandino qui. Mica perché... poverina. Però deve essere seguita». «Figurarsi — conclude Antonino Fiorella — che non ha fatto entrare in casa neppure l’idraulico per sistemare una tubatura rotta, che ha provocato infiltrazioni in altri tre appartamenti. Chi li paga ora questi danni?».
Tiziana Petrelli

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