Sochi 2014, troppi cani per le strade... Scatta lo sterminio dei randagi.

Le autorità ordinano di aumentare le uccisioni: «Sono un danno all'immagine, vanno eliminati»


Così come era accaduto in Ucraina per gli Europei 2012 (ma anche per le olimpiadi a Pechino nel 2008), a Sochi è iniziata la guerra contro i cani randagi.

Le autorità russe non li vogliono vedere gironzolare per le strade della città situata sul Mar Nero, dove si svolgeranno le Olimpiadi. «Sono un danno alla nostra immagine», sostengono. Quindi, per risolvere il problema, hanno ordinato che il numero degli animali uccisi sia intensificato. «Abbiamo un obbligo vero la comunità internazionale - ha detto un deputato della regione di Krasnodar, Sergei Krivonosov - c’è un evidente problema con gli animali per le nostre strade e il metodo più veloce per risolverlo è ucciderli».

LA STRAGE - Secondo gli attivisti, che si sono mobilitati da tempo contro la mattanza in programma, saranno oltre 2mila gli animali uccisi. Non solo cani, in realtà, ma anche gatti randagi. A confermare il via libera delle autorità alla strage dei randagi è adesso la stessa Basya Services che si occupa normalmente del «contenimento» degli animali nella zona. Il direttore Alexei Sorokin, ha spiegato che il compito dei suoi dipendenti d’ora in poi è quello di «catturare ed eliminare» i cani di Sochi. «Io sostengo il diritto delle persone di girare liberamente per le strade senza paura di essere attaccati - dice ancora Sorokin - e diciamo le cose come stanno: i cani sono spazzatura».

MOBILITAZIONE - Da tempo associazioni animaliste e cittadini cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica per fermare la strage dei randagi a Sochi e in generale contro le uccisioni dei randagi. «Queste mattanze sono crudeli e inutili - spiega Elizabeth Sharpe, della World Society for the Protection of Animals che ha sede in Canada - L’unico sistema per controllare in maniera efficace le popolazioni di randagi è quella di programmi a lungo termine di vaccinazioni e sterilizzazioni».

(Fonte:corriere)

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