Indagine ANMVI, 100 cani e gatti l'anno abbandonati dal veterinario.

Non solo sul ciglio dell’autostrada. Ora gli animali vengono abbandonati anche dal veterinario. In media circa 100 animali all’anno, fra cani e gatti, dopo essere stati portati dal veterinario per le cure non vengono piu’ ritirati: nessuno paga e l’animale e’ scaricato sulla struttura. Sono di piu’ i gatti (57%) dei cani. 


Negli ultimi 3 anni, il 77% delle strutture veterinarie ha vissuto almeno un caso di questo genere. Il 60,5% dei veterinari presso i quali e’ stato lasciato l’animale l’ha poi adottato: 1,8 ‘pet’ adottivi pro-capite e’ il dato medio che emerge dalla consultazione avviata dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) sull’abbandono animale, cui hanno partecipato medici veterinari di tutta Italia con 1.074 compilazioni di un questionario on line e cartaceo. 

L’indagine promossa dall’Anmvi – riporta ‘Anmvi Oggi’ – conferma un fenomeno tutt’altro che irrilevante e mai affrontato prima d’ora. I risultati, nell’ultimo triennio, evidenziano che il 77% veterinari che hanno contribuito all’indagine ha avuto almeno un caso di abbandono e – nella maggioranza dei casi – sono diventati, volenti o nolenti, proprietari adottivi (650 circa) di animali di cui nessun altro si e’ fatto carico, ne’ i canili, ne’ i rifugi, ne’ le associazioni protezioniste, ne’ l’eventuale primo proprietario, ne’ il Comune, ne’ la Asl. 

Non mancano medici che hanno adottato fino a 3 e oltre 3 animali (un buon 22%). In maggioranza si tratta di strutture sprovviste di un ingresso regolamentato o sorvegliato. Quasi sempre, nella zona limitrofa e’ presente una Asl, un centro di protezione animale o un canile. Ciononostante, la struttura veterinaria rimane esposta all’abbandono e alle sue conseguenze economiche: mantenimento dell’animale, mancato onorario. Ma chi abbandona? Prevalentemente si tratta di un soggetto occasionale e ignoto.

 Ma le testimonianze che hanno accompagnato la compilazione del questionario raccontano, non di rado, di un proprietario insolvente come responsabile del gesto. Nel 58% dei casi e’ un proprietario/detentore moroso, che lascia l’animale portato in cura “per non pagare le spese veterinarie”; e’ questa la spiegazione ricorrente, che i veterinari attribuiscono a difficolta’ economiche e, piu’ raramente, a difficolta’ di convivenza con l’animale.

 L’indagine non rileva dati di punizione del reato a seguito di denuncia. Le denunce per abbandono sono del resto poche (9%); quando vengono sporte e’ principalmente alla Polizia Municipale, seguono a ruota, Polizia di Stato e Carabinieri. Solo il 7% di chi sporge denuncia si rivolge alla Procura/Magistratura.

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