Combattimenti tra cani allo Zen in sei arrestati dai carabinieri.

Sei persone fermate dopo le indagini partite in primavera, requisiti gli animali utilizzati per le lotte, uno dei quali era ferito. Il "ring" era a due passi dalle case.

Scoperto a Palermo un giro di combattimenti di animali. I carabinieri di San Lorenzo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per "divieto di combattimenti tra animali in concorso, nei confronti di Gaetano Giglio, 21 anni, Natale Moncada, 25, Gioacchino Meli, 25 anni, come Nicola Messina, Giuseppe Fina, 20 anni, e Daniele Crucillà, 30 anni, tutti del rione Zen 2. Rispondono di maltrattamento di animali in concorso Giglio e Meli. Il provvedimento, emesso dal gip Daniela Cardamone, è scaturito dalle indagini dirette dal sostituto procuratore Siro De Flammineis, e condotte dai militari della stazione di San Filippo Neri.

Tutto è iniziato da un controllo stradale effettuato la mattina del 10 marzo, nell'ambito del quale i militari hanno sorpreso a bordo di una Bmw in via Leonardo da Vinci, Giglio, Moncada e altre tre persone mentre visionavano un video su una fotocamera digitale che, alla vista dei carabinieri, hanno nascosto immediatamente. Insospettiti, i militari hanno approfondito l'accertamento, notando prima gli abiti sporchi di sangue di Giglio e poi verificando come i filmati riproducessero un sanguinoso combattimento tra due pitbull, in un "ring" costituito da un recinto di legno e una moquette verde, a cui assistevano diversi spettatori-scommettitori, tra cui Moncada, che incitavano gli animali, riprendendo la scena con cellulari e telecamere. Da un'attenta visione dei filmati, i carabinieri sono riusciti a cinque degli individui ritratti nelle immagini sequestrate: Moncada, Messina, Fina e Crucillà, partecipanti quali spettatori, e Meli, presente all'interno del ring che aizzava uno dei due pitbull.


IL RING FOTOGRAFATO DALL'ELICOTTERO



A seguito di ulteriori indagini, la notte dell'11 giugno, i militari hanno trovato allo Zen 2, su un terreno incolto tra le vie Marchese Pensabene e 46, un'area recintata con reti di materassi e bancali, dove era stato attrezzato un "ring" simile a quello filmato. Nel corso dell'operazione, diversi soggetti sono fuggiti, ma tre sono stati bloccati, tra cui un minore. Sequestrati sei pitbull, di cui uno sanguinante per diverse ferite alla testa, al collo e alle orecchie e cinque custoditi in fatiscenti box artigianali.

Presenti altri animali, tra i quali un caprone, alcuni conigli e un gallo, ormai deceduto, su cui ancora era attaccata una flebo, probabilmente utilizzata per somministrargli delle sostanze dopanti. Diverse donne, residenti nel quartiere, sono intervenute reclamando la proprietà di alcuni dei cani in seguito consegnati ai responsabili del servizio municipale e ricoverati presso l'ospedale veterinario, ove potevano ricevere le cure opportune. A seguito della loro confisca, disposta dal


Tribunale di Palermo, tre cuccioli e la femmina sono stati affidati al canile municipale, mentre i due maschi adulti, fortemente provati dalle molteplici lotte, sono stati assegnati a una comunità di recupero per cani 'ex combattenti' di Lascari. Attualmente i cani si trovano tutti presso il canile municipale di Palermo, in attesa di eventuali adozioni. Le indagini dei militari dell'Arma sono ancora in corso per riuscire ad identificare gli altri soggetti ripresi nel video incriminato.

(Fonte:repubblica)

Nessun commento:

Posta un commento